Lettera aperta alla nuova classe politica dirigente

man writing a contractCi presentiamo
Negli ultimi settant’anni CONFAPI è cresciuta insieme alle piccole e medie imprese italiane che rappresenta e che costituiscono la colonna portante del sistema produttivo del nostro Paese. La Confederazione rappresenta oggi la sintesi di un ampio sistema: 86mila imprese con più di 800mila addetti che applicano i 13 Contratti nazionali di lavoro firmati da Confapi; 50 sedi territoriali e distrettuali; 13 Unioni nazionali e 3 Associazioni nazionali di categoria a cui si aggiungono 2 Gruppi di interesse.
Confapi Latina è una realtà di nuova costituzione, nata per migliorare l’efficacia dell’azione di Confapi sul territorio, per tutelare e promuovere a tutti i livelli i reali interessi della piccola e media industria italiana.
Centro e motore di sviluppo della Confederazione è la capillare ramificazione territoriale con Organizzazioni che svolgono la propria attività in autonomia strutturale, finanziaria e amministrativa e che, grazie a una approfondita conoscenza delle peculiarità economiche del loro territorio, affiancano le aziende associate nella quotidianità, fornendo loro assistenza e servizi specifici.
Nella mission di Confapi Latina è evidente l’impegno a valorizzare lo sviluppo delle PMI attraverso il dialogo con il Governo e le Parti Sociali. Siamo promotori di iniziative e programmi per favorire lo sviluppo economico e civile del Paese in collegamento con le organizzazioni e le istituzioni nazionali ed europee. Nel mondo del lavoro abbiamo un ruolo importante nella stipula di Accordi interconfederali con le Organizzazioni sindacali nazionali di CGIL-CISL-UIL e nella stipula di Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro per le piccole e medie aziende industriali e manifatturiere, dei trasporti e dei servizi.

I nodi di interesse
Da imprenditori ci sentiamo di rappresentare il nostro pessimismo e scetticismo riguardo ai necessari sgravi fiscali alle aziende, da sempre annunciati, vagamente promessi in tempi lontani e in forme non ancora chiare. Non siamo disfattisti se diciamo che l’Italia, in fatto di tasse, è matrigna con tutte le aziende che ne costituiscono la spina dorsale produttiva. Non è così per il resto d’Europa. Le aziende tedesche, inglesi, e soprattutto spagnole hanno un alleato nel rispettivo regime fiscale. Meno tasse quindi più utili: un vantaggio competitivo incolmabile rispetto a quelle italiane e francesi. Questo pensiero è stato già trasmesso alle istituzioni dal Presidente Confapi Maurizio Casasco attraverso i nostri canali.
L’utile netto di una qualsiasi azienda si potrebbe triplicare solo se avesse sede in Spagna piuttosto che in Italia. Colpa, nel nostro Paese, di una tassazione effettiva complessiva al 58% dell’imponibile, che in terra iberica si ferma al 29%. Tasse e burocrazia che soffocano le aziende, intralciano la timida ripresa, si riverberano in maniera negativa sia su chi ha lavoro sia su chi non ce l’ha. Argomenti fin troppo discussi, ma per noi di Confapi è tempo di passare ai fatti e di farne, ora e qui, la materia principale delle nostre attuali e future battaglie.
Scontiamo peraltro un ritardo enorme nell’adeguamento delle infrastrutture e dei servizi pubblici alle necessità della società ed in particolare a quelle dell’economia del territorio pontino. Ora prendiamo atto con sorpresa della intenzione di ridurre i limiti di velocità sulla Via Pontina per sopperire alla possibilità di incidenti, derivabili dal pessimo stato in cui versa la pavimentazione. È una scelta equivalente ad imporre in una impresa di usare con parsimonia le proprie linee e macchine in produzione, per evitare di fare manutenzione; avremmo sicuramente una riduzione sui costi di manutenzione, ma una efficienza ridicola che porterà alla chiusura dell’azienda in breve termine.

Lo sviluppo e i giovani
Noi di Confapi sosteniamo da molto tempo, la necessità di un più stretto legame tra formazione superiore e mondo del lavoro e, attraverso il nostro sistema, avvalendoci anche dei Fondi europei, promuoviamo ad ogni livello l’interazione e le sinergie, soprattutto a livello territoriale, tra scuola impresa.
I nostri imprenditori, come dimostrato anche dalla storie che raccontiamo su Confapipress.it, mostrano grande interesse e si adoperano per stabilire e mantenere un legame tra scuola e imprese.
Ma ora vogliamo fare qualcosa di più. Stiamo lavorando con le Università, per trovare strade concrete che saldino un efficiente sistema universitario con l’economia reale. Le imprese, le nostre imprese, hanno bisogno come non mai di innovazione. Ma l’innovazione presuppone la ricerca, elementi non sempre alla portata delle aziende di piccole e medie dimensioni.
Ecco allora i vantaggi di una ricerca mirata e di qualità, a servizio non solo delle imprese ma dell’intero sistema, che trovi il suo habitat nelle aule universitarie e che sia in grado, con risultati concreti, di accrescere il valore, la competitività, il lavoro delle nostre aziende.

Le proposte
Alla costituenda nuova classe dirigente che uscirà dalle prossime elezioni del 5 Giugno, si chiede di promuovere e portare anche sui tavoli politici nazionali, le proposte in materia fiscale, quali:
– introduzione di una progressività (o aliquote agevolate) IRES ed IRAP sulla base di parametri dimensionali che caratterizzano l’azienda;
– applicazione a tutto il sistema tributario del criterio di progressività del tributo ai sensi dell’art. 53 della Costituzione.
– introduzione di una progressività in ambito di rendimento nazionale sul capitale immesso nell’impresa (ACE di cui al D.L. 201/2011);
– introduzione di un credito d’imposta sugli investimenti in spese di Ricerca e Sviluppo parametrato ad indicatori dimensionali dell’azienda;
– introduzione di una franchigia in ambito di deducibilità degli interessi passivi di cui all’art 96 D.P.R 22.12.1986 n. 917;
– modifica dell’art. 96 TUIR (interessi passivi). La norma di fatto rinvia la deducibilità degli interessi passivi nel momento in cui si verifichino determinate condizioni. A fronte dell’attuale situazione economica, la norma non è più una misura idonea a scoraggiare la sottocapitalizzazione, bensì rappresenta un onere insostenibile per le imprese che vedono sempre di più diminuire il proprio “Risultato operativo lordo” a fronte di interessi in continua crescita.
– Completa deducibilità dell’IMU pagata sugli immobili strumentali relativi all’impresa deducibile sia dal reddito d’impresa che dall’Irap nella sua totalità.

Il ruolo delle banche
In merito al sistema bancario italiano, CONFAPI ha manifestato il proprio sgomento verso le nuove misure in via di definizione sulle sofferenze bancarie, in un momento di stentata ripresa, in cui le PMI lottano ogni giorno per la loro sopravvivenza, per le quali in un lasso di tempo di pochi mesi dal mancato pagamento della rata del mutuo, sia reso automatico confiscare capannoni e immobili strumentali agli imprenditori.
Confapi identifica negli istituti creditizi, i motori propulsori dell’economia e dell’industria sul territorio, supportando le PMI, vera colonna vertebrale del nostro sistema produttivo; non ha valenza logica la considerazione della banca come minaccia al business. Confapi deve appropriarsi della battaglia per un radicale cambio di paradigma, che riporti il ruolo della banca a quello originario e lo ri-saldi con il tessuto produttivo concreto.

COSA CHIEDIAMO
Minore Burocrazia: ogni nostra impresa dedica (o meglio butta) più di un mese di lavoro all’anno in pratiche burocratiche. È evidente che con un apparato pubblico e para-pubblico del genere risulta velleitario parlare di ripresa. Essenziale la battaglia a favore di una semplificazione digitale vera, non a spot, ma a sistema, della pubblica amministrazione. Pretendiamo nella nostra Provincia, uno Sportello Unico delle PMI efficiente, dove gestire in forma accentrata TUTTI i momenti autorizzativi di qualsiasi attività.
Una politica industriale moderna: le aspettative di vita e le tendenze demografiche rivoluzioneranno il mondo. È strategico impostare ora una Politica Industriale adatta e lungimirante, sradicando la cultura del consenso immediato, e investendo in ricerca e programmazione della nostra produzione nei prossimi decenni. Assicurare la banda larga come elemento essenziale per il tessuto produttivo esistente, ed aiutare le organizzazioni ad orientarsi verso il modello Impresa 4.0 velocemente, prima che si evolva ancora.
Determinazione: difendere il territorio e promuovere progetti e idee nelle sedi nazionali ed europee di istituzioni ed enti in grado di fornire risorse per l’attuazione di progetti di crescita economica e delle infrastrutture pontine.
Partecipazione: avviare una sorta di cantiere, di work in progress, il più largo possibile quanto a rappresentanza e il più eterogeneo possibile quanto a contributi, che stili una vera e propria agenda di riferimento del tessuto produttivo del territorio. Siamo stati considerati finora molto poco, ci aspettiamo di veder presente la futura dirigenza politica, non solo nei nostri convegni per vanità, ma anche nei dibattiti tra imprenditori; siamo disponibilissimi a partecipare attivamente alla proposizione di progetti e iniziative “smart city”.
La nostra cultura imprenditoriale, da sempre orientata all’ottimismo, ci fa ancora sperare, nonostante quanto accaduto in passato, che la nuova classe dirigente eletta sia consapevole delle propria responsabilità e del ruolo che assume nei nostri confronti e della collettività.

Un sincero e caloroso augurio di buon lavoro.
CONFAPI LATINA
Il presidente
Michele Volpe