Dalla lettura del testo del cosiddetto “Decreto legge sofferenze” appare chiaro che ancora una volta le banche hanno avuto la meglio sugli interessi degli imprenditori. “Trovo assurdo- commenta Maurizio Casasco, Presidente della Confederazione della piccola e media industria privata – che in un momento di stentata ripresa, in cui le PMI lottano ogni giorno per la loro sopravvivenza, si possa pensare, a fronte di un lasso di tempo di soli sei mesi dal mancato pagamento della rata del mutuo, di confiscare capannoni e immobili strumentali agli imprenditori”.
Confapi vuole che gli istituti creditizi tornino ad essere motori propulsori dell’economia e dell’industria sul territorio, supportando le PMI che sono la colonna vertebrale del nostro sistema produttivo.
“Ci opporremo in tutte le sedi a misure di questo genere – sottolinea Casasco – che rischiano di compromettere ulteriormente lo stato di salute delle nostre aziende.”
Roma, 5 Maggio 2016
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