La lettera aperta della Confederazione che raccoglie oltre 83 mila PMI rivolta alla legislatura futura.
Roma, 15 febbraio – “Dalle forze politiche che si stanno confrontando in questa campagna elettorale ci aspettiamo serietà e non il triste spettacolo delle false promesse”. È questo, in sintesi, il senso della lettera aperta pubblicata da Confapi, la Confederazione delle Piccole e Medie Imprese Italiane che raccoglie oltre 83mila imprese per più di 800mila addetti, sulle pagine di alcuni quotidiani di oggi.
“Da settant’anni – spiega il presidente Maurizio Casasco – siamo al fianco di uomini e donne che con ingegno e tenacia garantiscono l’impiego, e quindi la certezza del presente e la dignità del futuro, a un milione di lavoratori e alle loro famiglie. Siamo protagonisti dell’eccellenza manifatturiera del nostro Paese e la esportiamo in tutto il mondo. Vogliamo credere nel nostro Paese, ancora. Vogliamo vedere i nostri sforzi riconosciuti e premiati. Vogliamo crescere, nonostante tutto. E vogliamo una classe politica che ci assomigli, coraggiosa e concreta, e che alla gravità della situazione risponda con la serietà e la responsabilità di chi, come noi, guarda in faccia i propri dipendenti ogni giorno”.
“Oggi rivolgiamo il nostro appello alle forze politiche che tra poche settimane guideranno il Paese – continua Casasco – e siamo disponibili a confrontarci con loro attraverso proposte concrete per il rilancio dell’economia perché, purtroppo, le misure che si sono succedute negli ultimi anni appaiono troppo spesso più casuali che sistemiche e rispondenti a interessi terzi rispetto a quelli di chi continua a produrre e lavorare in Italia”.
“Le nostre proposte – conclude il presidente Maurizio Casasco – hanno il merito sia di guardare al presente rimettendo da subito in moto meccanismi che favoriscano la competitività delle Pmi, dell’economia e del mondo del lavoro, sia al futuro ricominciando a ricollocare tasselli importanti che creino una ricaduta positiva e inneschino un circolo virtuoso in un’ottica di sviluppo e crescita dell’intero sistema Paese. Siamo pronti a parlarne”