Tante le voci di professionisti e imprenditori che hanno ribadito il grande valore della territorialità, anche per la Guida Turistica, che deve, in massima sintesi, essere un professionista con un’ alta specializzazione territoriale obbligatoria ed avere ottime conoscenze linguistiche, che permettano una comunicazione fluida e ricca di contenuti, con il turista straniero.
Per le guide sono intervenute Anna Bigai e Simona Fanelli (Presidente e Vicepresidente ANGT), Francesca Duimich (Federagit Roma e Lazio), Carlo Castello (Angt), il quale ha annunciato che Siracusa ospiterà la Convention 2024 della World Federation of Tourist Guide Associations (WFTGA) .
Il Presidente nazionale dell’Unione Confapi Turismo e Cultura, Roberto Dal Cin, ha invece ribadito la natura territoriale della professione di guida turistica, accostandola al valore della territorialità dei vini.
Importante e gradita la partecipazione dell’Onorevole Gianluca Caramanna, che ha rinnovato la sua disponibilità ad un ulteriore confronto, presso il Ministero del Turismo, sulla proposta di legge riguardante la professione di guida turistica.
Il pomeriggio è stato ricco di interventi da parte delle associazioni di categoria, dell’Accademia di formazione alberghiera con Cristina Ciferri, di imprenditori e tour operators, tra cui Stefano Donghi, Vicepresidente di Confapi Turismo Latina, e Falchetti di Alipan viaggi, che hanno evidenziato l’importanza, per il comparto turistico, di “fare rete” perseguendo obiettivi comuni e mettendo a frutto la competenza di ogni professionista ed operatore.
Univoca la condanna del crescente abusivismo nel settore turistico, in diverse forme, espressa dalle sigle presenti, tra cui i Presidenti di FIAVET Lazio, Stefano Corbari, e di MAAVI, Enrica Montanucci.
il Presidente di Confapi Turismo Latina Francesco Cecilia, moderatore dell’incontro insieme alla Dott.ssa C.Ciferri, e’ intervenuto sul tema “gestioni culturali e tendenze monopolistiche” per evidenziare il comportamento, spesso di parte, di alcuni concessionari privati che gestiscono il patrimonio culturale in Italia, e per lamentare il fatto che i regolamenti museali, sempre più frequentemente, vengono decisi “motu proprio” senza alcun preavviso e confronto con le Associazioni di categoria: troppo i lacci e le limitazioni, nei siti culturali, che creano impedimento al lavoro di guide e di agenzie turistiche.
Preoccupazione anche per la possibile introduzione di biglietti d’ingresso nominali e non modificabili, nei monumenti e siti archeologici piu’ visitati del nostro Paese, che di fatto paralizzerebbe il lavoro degli operatori turistici condizionandone il preacquisto.
A suggellare il connubio tra territorialità e territorio, la presentazione e degustazione delle eccellenze territoriali gastronomiche ed enologiche del Lazio, offerte dall’Università di Scienze Agrarie di Allumiere, partner dell’evento.