“Dalla Commissione europea è arrivato l’ennesimo monito all’Italia in merito ai ritardi dei pagamenti nelle transazioni commerciali con l’invito ad adeguarsi alla direttiva UE 2011/7. Confapi da tempo ha lanciato, inascoltata, questo allarme rilevando la sistematica disattesa della direttiva europea che regola i tempi di pagamento anche nelle transazioni tra privati e arrivando anche a presentare una proposta emendativa all’ultima Legge di Bilancio”. Lo dichiara il presidente della Confederazione delle piccole e medie industrie private, Maurizio Casasco, commentando l’ultimo richiamo all’Italia da parte di Bruxelles. “Pagamenti a 180 giorni e più – ricorda Casasco – provocano un grave squilibrio finanziario e minano la competitività soprattutto delle Pmi, che spesso sono costrette a fungere da banche alla grande industria”. Confapi lo scorso novembre in sede di approvazione della Legge di Bilancio, aveva sostenuto un emendamento che mirava essenzialmente all’adozione anche in Italia del sistema vigente in Francia fin dal 2009. La proposta includeva un sistema di sanzioni a chi non rispettasse i tempi previsti, con possibilità di alimentare un Fondo presso il Mise destinato allo sviluppo delle Pmi. “Mi auguro – conclude Casasco – che il nuovo Governo faccia qualcosa e subito per eliminare questo ulteriore handicap delle nostre industrie”.